Allan Kozinn - "New York Times" Nov.15,1989 |
Ada Gentile's "In un silenzio ordinato", a United States premiere, explored a similarity
dremlike realm, but painted in gentle hues. A threepart structure lasting
six minutes, it begins with an amorphous, tactile shimmer; in the central
section the strands of percussion, violin, clarinet and piano lines came
together for a moment of tightly knit bursts of sound, before unwinding
and fading back into the same misty cloud that opened the work.
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Gerard Condè - "Le Monde" 4 Mars 1987 |
"Small
points", d'Ada Gentile, compositrice connue en France, porte bien se titre:
c'est une musique en petits points fluides, en ornements fugitifs dont
les couleurs changent perpétuellment comme dans un kaléidoscope; cette
delicatesse costant ne tombes jamais dans la mievrerie, car une pulsation
vive anime ces costellationes de timbres changeants. |
Luigi Pestalozza - "Rinascita" 6 Maggio 1987 |
"Insight",
di Ada Gentile, per due violini e viola, è di impeccabile gusto (cosa
non nuova in questa preziosa compositrice) e di ottima fattura formale.
Ciò significa scelta dell'organico, uso delle dinamiche, ideazione dei
disegni e delle figure musicali, individuazione dell'ordito armonico,
tutto insomma attentamente governato per un ascolto che della buona forma
coglie le esistenti motivazioni espressive. |
Erasmo Valente - "L'Unità" 29 Maggio 1988 |
Siamo
stati avvezzati da Ada Gentile -presenza preziosa nel paesaggio della
nuova musica- al suono rarefatto, evanescente, misterioso affidato sin
qui ad esigue fonti sonore uno, due o pochi strumenti). Ora la infinita
leggerezza del suono si è come estesa in una essenza più consistente ed
ampia, dilatata nell'universo. Con i suoi "Due epidodi per organo, orchestra
e voce in eco" eseguiti felicemente al Foro Italico dall'Orchestra RAI
di Roma, il grande viaggio della musica nel tempo d'oggi si è arricchito
di un traguardo importante. ........ Una musica intensa ed "esclusiva" che ha procurato grandi applausi all'autrice..... |
Virginio Celletti - "Avvenire" 17 Ottobre 95 |
Un'oasi
di delicatezza è "Veni lumen cordis" di Ada Gentile dove il clarinetto
solista è una sorta di scintilla che contagia l'orchestra e la dispone
ad un lavoro di alta oreficeria, facendole sprigionare tutte le sue fantastiche
potenzialità. |
Franzina Ancona -"Rinascita" 26/11/2002 |
Una
spiritualità soffusa ed intensa spira dalla bella "Cantata per la pace"
di Ada Gentile, opera di grande respiro, con grande coro, orchestra e
voce recitante. eseguita in prima assoluta a Roma, nella Basilica di S.Maria
degli Angeli il 30 Dicembre 2000 a chiusura dei "Concerti per il Grande
Giubileo"..........L'opera ha una scrittura musicale dalla quale spira
quasi un senso di immanenza, fin dalle note di inizio dell'organo che
subito raccolgono il senso mistico dell'introduzione di Arnoldo Foà (voce
recitante) interrotta nel suo incipit da aspri suoni che richiamano rombi
di cannone affidati alle percusiioni che diventano protagoniste assolute
proprio per i loro rimandi drammatici.... La tensione della scrittura
si alleggerisce poi nella parte centrale e sfocia, nella parte finale,
in un sentito anelito alla pace, in una vera e propria preghiera. Calorosi
gli applausi all'Auditorio Pio esaurito in ogni ordine di posti. |
Joshua Kosman -"San Francisco Chronicle" 18/11/2004 |
Ada
Gentile writes music that hovers tantalizingly -sometimes maddeningly-
on the edge of audibility.Her sextet "In un silenzio ordinato" and "Come
dal nulla", a solo for bass clarinet that had its USA premiere in 1993,
depended as much on silence for their effects as on the written notes.The
former wove spare, sparkly textures out of a few well placed thematic
fragments, producing an effect that was rarefied and a little precious.
In the latter, clarinettist Carey Bell moved carefully through a series
of faint Squeaks, pops and breaths. Most engaging was the USA premiere
of "Canzon prima", a beguiling and(at five minutes)disapponintingly brief
madrigal for 3 clarinets and E-flat clarinet. While the ensemble offers
gentle trills and sweet harmonics, the soilist pursues a lyrical melodic
line. It's all utterly wonderful and over much too soon. |
Dominique Druhen - presentazione del "Quartetto III", per archi, eseguito a Parigi il 15/11/04 al Teatro L'Europèen dal quartetto d'archi dell'Ensemble 2e2m |
Dans
cette ouvre, pas de complexitè constructive, d'aspiration à la virtuositè
instrumentale, mais cencntrè d'expression, avec une rèelle importance
donnèe à la spatialisation du son. L'emploi de figures agressives dans
la partie mèdiane de lapiece fait contrepoint à l'apparent statisme initial.
Ada Gentile ne se perd pas dans d'inutiles sophistications ou des effets
instrumentaux, mais recherche un èquilibre serein entre moyens grammaticaux,
but expressif et dimensions de la forme. Pas d'espace pour le superflu,
on ne rèvise aucune rhètorique, l'essence frappe l'auditeur de manière
instantanèe. Le recherche linguistique vise a dèpasser le cèrebralisme
stèrile qui mene a l'isolament des artistes dans de tours d'ivoire. |
Franzina Ancona, "Rinascita", 31 Ottobre 2006 |
Il programma di chiusura del Festival Nuovi Spazi Musicali ha il suo punto di forza in un curioso brano di Ada Gentile, compositrice di squisita sensibilità, conosciuta per il suo linguaggio che si articola luminoso e profondo. Il lavoro, in prima esecuzione assoluta, si intitola "La giornata di Betty Boop", ovvero di quella donnina con bocca a cuore, tirabaci e gambe da primato, creatura dei cartoons che faceva girare la testa per la sua avvenenza. L'opera, su testo di Sandro Cappelletto, è una suite in 6 movimenti ("I pensieri di Betty Boop", "A passeggio con Boby", " Giocando a palla", "Lezione di solfeggio", "Pattinando sul ghiaccio" e "A scuola di ballo; a tempo di valzer ed american rock") per pianoforte e voce recitante, Trasformata in una ragazzetta anni '30, con gonnellino a righe e calzini "parigini" sui tacchi alti, Tiziana Scandaletti recita e canta tra suoni di fischietto e note gioiose, reggendo con un guinzaglio il cagnolino (pianista) con coda in scodinzolio adorante, La musica prende corpo, diventa un abbaiare onomatopeico, poi strani solfeggi, inserti da Mozart con un hommage ai suoi 350 anni con il Papageno del Flauto Magico, nomi di artisti come in un collage (Muti e Boulez) e nomi di località alla moda, da settimana bianca. Un bel valzerotto doc irrobustisce questo lavoro comico, divertente e surreale, svelando una compositrice nuova, ben lontana dalla dolorosa spiritualità di alcuni brani che l'hanno resa famosa come la "Cantata per la pace". Qui Ada Gentile mostra una versatilità ed una natura gioiosa che davvero sanno divertire. |
Attilio Piovano, dalla rivista “Musica e Scuola” del 15/1/2008 |
“La giornata di Betty Boop”, per voce e pianoforte (2005), di Ada Gentile è una pagina ricca di effetti ora drammaturgici, ora onirici, ora esilaranti, vere e concise scene comiche con mescolanze linguistiche dialettali ed un mix di varie emissioni vocali dal semplice parlato al lirismo puro e molto altro ancora. L'ironia sembra il registro principale (la voce protagonista “gioca” anche con il cane Boby ) e in fondo suonare – play, spielen, jouer- cos'altro non è se non giocare? E la raccolta è un vero divertentissimo gioco. Annovera anche citazioni dalla canzoncina di Papageno del mozartiano “ Flauto magico” ed altro ancora, contaminato da annunci ferroviari etc. Irresistibile davvero. Reso con garbo dalla voce proteiforme della Scandaletti cui si intrecciava anche quella del multi-performer Piacentini, “costretto” da esigenze di copione ad esibirsi anceh con tratti ispirati ad esplicita gestualità. I testi, cosiì piacevolmente scorrevoli, sono di Sandro Cappelletto. Buon successo di critica e di pubblico. |
Dino Foresio, dal mensile “Contrappunti” del Febbraio 2008 |
“Un'ansia di pace”, per coro, orchestra e voce recitante (2007), testi di Salvatore Quasimodo ed Ivana Manni. Il lavoro della Gentile, che si aggiunge ai numerosissimi scritti nel corso della sua carriera, quasi tutti pubblicati dalla Ricordi, è stato accolto con molto entusiasmo dal numerosissimo pubblico che si èlasciato completamente soggiogare dal delicato gioco timbrico, molto caratterizzante, che pervade l'intera composizione che gravita prevalentemente su sonorità molto rarefatte, permettendo all'ascoltatore di concentrarsi e meditare intorno agli interventi della voce narrante che affronta il problema dell'uomo e della ricerca sistematica della propria ansia di pace. Un'opera altamente poetica, di grande impatto emotivo, e l'inserimento della voce sopranile di Paola Pompei non è apparso una stravaganza ma un elemento timbrico caratterizzante il tessuto orchestrale. “Un'ansia di pace” farà parte di un CD monografico della Gentile che sarà distribuito dalla Casa Editrice RaiTrade nella prossima primavera.
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